• Demo Image

Castelli in Friuli: la storia del Castello di Arcano

La storia del Castello di Arcano affonda le sue origini nel lontano XII secolo e, soffermandosi sulla possente torre portaia o passeggiando sui passi di ronda, si direbbe che qui il tempo si sia fermato…

La storia del Castello di Arcano Superiore inizia nel 1161 quando l’imperatore Ottone II concede i terreni attorno all’attuale edificio a un certo Leonardo, esponente della famiglia reale di Croazia e nativo della città bavarese di Passau. Per costruire il castello, Leonardo sceglie una zona più bassa rispetto a quella attuale, sulle rive del fiume Corno, e come stemma adotta quello della Croazia con lo scudo e la bandiera a scacchi bianchi e rossi.

Nel tempo, mentre uno dei due figli di Leonardo, Bertoldo, continua ad abitare nella dimora paterna, l’altro figlio Ropretto si sposta ‘su più alte e sicure rive’ e costruisce l’attuale Castello d’Arcano Superiore. Il suo nome diventa Ropretto di Tercano e poi Tricano dal momento che sul suo stemma, oltre alla scacchiera croata, vengono apposti anche tre cani simbolo della somma fedeltà all’imperatore, al Papa e soprattutto al Patriarca a cui la famiglia deve la carica ereditaria di marescialli e vessilliferi della Chiesa Aquileiense.

Questo importante legame pone negli anni il castello al centro delle molte lotte feudali che tormentano il Patriarcato tra il XIV e il XV secolo. Passato poi sotto la dominazione della Repubblica di Venezia nel 1420, l’edificio viene seriamente danneggiato durante la rivolta contadina del 1511.

Il castello di Rive d’Arcano Superiore, che negli anni subisce diverse modifiche tra le quali gli importanti ampliamenti del XIII secolo, conserva ancora la sua fisionomia medioevale con le mura merlate, i contrafforti interni, la doppia torre portaia, le torri di vedetta e il possente mastio (tra i più grandi del Friuli) ingentilito da un delicato ordine di bifore tardo romaniche.

Se, tra i vari castelli in Friuli volete conoscere la storia del Castello di Arcano, non esitate a mettervi in contatto via telefono o via mail.